Volume 1827
Georges Dodds'
The Ape-Man: his Kith and Kin
A collection of texts which prepared the advent of Tarzan of the Apes by Edgar Rice Burroughs
Presents
http://www.erbzine.com/mag18/granucci.htm

Author(s)

Link to Tarzan of the Apes

• Altrocchi, Rudolph. 1944. "Ancestors of Tarzan." p. 74-124. In: Sleuthing in the Stacks. Cambridge, MA: Harvard Univ. Press, xiii + 279 pp.

Edition(s) used

• Nicolao Granucci de Lucca. 1574. "Bella Favola dello Istinto Naturale" folio 32, front, line 23 to folio 36, front, line 4. In: La Piacevol Notte, et Lieto Giorno, Opera Morale . . . Venetia: Iacomo Vidali.

Text obtained from Cleveland Public Library.
• Needs to be translated to English (volunteers?)

Modifications to the text

The text is as it appears in the original, except:
• s and f are distinguished as 's' or 'f'
• as words are not always hyphenated across the end of lines, some words may be incorrectly split or incorrectly stuck together, though this should be a rare occurrence.
• 'u' and 'v' are not distinguished, they are left as they were in the original. Generally when it isn't the first letter 'v' is written as 'u', but as 'v' when it begins a word. The letter 'u' is always written as 'u' within words, but on occasion is written as 'v', at the beginning of words.
• capitalization is maintained as in the original.

"Bella Favola dello Istinto Naturale"

In quella felice età, quando le Querce sudauano Mele, & come si dice, le Ninfe co' Pastori insie me andauano cosi di notte come di giorno: fu una figlia d'un Re (pero che la malitia fu sempre) la quale allettata, & cònuinta dal fanciullin Cupido, si giacque col suo Amante, & ingrauidossi: onde quando il tempo fù parturì un figliolino molto bello, & in tutte le parte ben composto. Ma non ricchiede ~ do l'honestà sua, e la tema del fallo, che questo fatto si facesse palese: ella lo diede à un suo fidato seruo, imponendogli, che di quindi lontano in qualche solingo luoco l'esponesse a beneficio di fortuna. Accettò il carico il seruo, altro non potendo: però entrato in una piccioletta barca, si diede in arbitrio de'uenti, che allhora spirauavo, onde u ~ ne finalm~ te à capitare à una reposta Isoletta, laquale sin qui già mai era da alcun vestigio humano stata stampata: gratissima stanza à Cerui, à Capri, & simil'altri animali. E quiui di suso co'l male auu ~ turato fanciullino, an dò ricercando d'un luogo, doue lo potesse agiatamente riporre, auuisandosi, che esso luogo in poche d'hore, li douesse essere Casa, & Sepoltura. E ritrouato sotto à un florido Cespuglio un ripostiglio da lui c~modo giudicato, quiui tutto gnudo lo pose, sacendogli con abundanza di lacrime solenni esequie, & pregando Dio per ogni suo scampo, & salute: poscia ritornato alla Barca, tutto lamenteuole, e afflitto se ne ritornò nel suo paese. In questo Cespuglio habitaua una Cerua, la quale hauendo parturito pochi dì inanzi, & essendòli morti i figlioletti, con le poppe piene di latte era allhora andata pascendo quelle riue: ma ritornata al Couo, & ueggendo quivi questo fanciullino dibattersi, & piagnere, poscia che si fu alquanto raggirata, soprauendo la notte, sene ritornò quiui, doue postasi à giacere, raccolse sotto al suo morbido petto il faciullino, n~ altrimente, che se suo figlio stato fusse. Il quale rachetatosi alquanto, ammaestrato dalla prouida natura, pose la bocca à vna della poppe della Cerua, e di quel latte satiandosi, diede ristoro à gli smarriti Spirti, & alle faticate membra. La onde sentendo la Cerua gran giouamento alle grauate poppe pel benuto latte, ogni dì lo ritornaua à lattare, secondo che era solita lattare i figli, & la notte semre, si giacea con seco lingendolo, & carezzandolo con ogni possibile affetto. Ora auuenne, che questa Cerua, d'unaltra Cerua si fece compagna, alla quale erano similmente morti i figli doppo il parto, onde ella diede il latte al Puttino sin a tanto, che la prima Cerua sendo ingrauidata di nuovo parturì, & in simil guisa, hora l'una, & bor'l'altra lattandolo, lo condussero nell'età d'anni cinque: nel qual tempo la seconda Cerua venne à morte, e'l Puttino da necessità sospinto, potette di frutti saluatichi, herba, & latte ancora, secondo le grauidã:ze della Cerua andare uiuendo. Et menando vna tal vita quasi entomata, con l'unghie a guisa di Cambali, tutto piloso, co' capegli hirsuti & pendenti per la fronte, e per le spalle, senza saper formar parola, da vrli, & mugiti in poi, peruenne di sua età ne gli anni vent'uno. Ma perche egli era nato di nobilissimi progenitori, laqual cosa a discendenti è di grandissimo giouamento; perche certi principij nascosti, e semi di virtù vanno insieme con la generatione: però molte fiate inalzandosi sopra se stesso, era andato considerando il uariar delle stagioni, & veggendo la terra hora vestirsi, hora spogliarsi: e'giorni hor lunghi, hor breui, hor caldi, hor freddi; guidato da proprio istinto naturale, giudicò, che il Sole fosse cagione di questi effetti, onde come a Signore dell'universo cominciò a donarli tutto il cuore, amandolo & adorandolo. Entrato poi in consideratione di se stesso, & veggendosi nudo e gli altri animal vestiti, s'auuisò di uolere se similmente uestire: però nel uerno si uestia di scorze d'Alberi, nella state di uerdi fronde. Finalmente essendo venuta la Cerua a morte, il giouane, che era solito godere del suo caldo naturale, & sentire il dibatter del cuore, sentendola tutta fredda, col cuor quieto: ne ueggendola secondo l'usanza partir del couo, penso, che in quel corpo ui fusse vno habitatore, ilquale si fusse partito per ritornarui. Ma putrefacendosi ella, egli giu dicò, che questo habitatore non fusse piu per ritornarui, & che il somigliante douesse accdere à lui: pero si diede a piangere, & suspirare amaramente. Nel qual tempo eccoti gionger quiui per fortuna, quattro huomini nelle scienze molto esercitati, che veniano da vedere le alte mareuiglie dello Egitto: i quali non prima insieme col legno si furono à buon saluamento ricourati, che uiddero il salvatico giouane, & chiamandolo da se con gesti, e còn voci, egli tanto piu da loro si discostaua. I quali da tal nouità soliecitatti, tanto lo seguirono, che lo giunsero, & con blande lusinghe lo raccolsero. E poi che con gesti amicheuoli l'hebbero alquanto assicurato, ueggendo pur che egli di niun linguaggio fauellaua, & poca parte hauea d'huomo, entrarono in sottilissime quistioni, comunque fusse quiui capitato. La onde due di questi si sforzauano di prouare, qualmente quella terra, che non è mai stata offesa dallo Aratro, viene a raccorre in se certa sustanza, la quale a poco, a poco tumefacendosi a guisa di materia, & come causa materiale percossa, & ripercossa dal Sole come causa efficiente, con la lunghezza del tempo, viene a parturire huomo. e finalmente uoleano, che egli fusse nato quiui come nascono i Funghi, & alle volte le Fontane ne gli altissimi monti. Glialtri poscia vuccellando questa ridiculosa opinione, tutti finalmente caddero in sentenza, che egli vi fusse stato esposto: ma la difficultà rimanea loro comunque esser potesse, che ui fusse stato nutrito. Et eccoti giunger quiui quel Servidore, che ue lo hauea recato, pero che la madre del Gioua ne hormai libera da ogni sospetto, piu presto per una certa sua satisfattione, e sgrauamento d'animo, che per pensiero alcuno, che le dittasse il figlio poter esser uiuo, ui hauea mandato esso Servidore. Il quale come uidde il Giouane, (però che in poco à piu d'un manifesto segno comprese questi esser quel desso) alzò le mani al Cielo, non altrimenti, che Massinissa, quando si uidde giunto in casa Scipione, ringratiando Dio di tanto beneficio. Indi à que'ualent'huomini raccontò il fatto come era passato: poscia tutti di brigata sene uennero da questa Reina presentandole il saluatico figliuolo. La quale a questi quattro lo diede in cura, onde eglino in breue tempo riducendo in atto quelle virtù:, che nell'anima del Giouane potentialmente dormiuano, o sopra di essa anima le virtù imprimendo, lo fecero uno de piu preclari huomini di quel regno, & facilmente intefero della Cerua, e di cio che s'è da me detto. Voi adonque uedete quanto questo salvatico Giouane s'auuicinasse à Dio, è solo per istinto naturale adorando il Sole. E però ben disse colui, che se si ritrouassero huomini, i quali hauessero uiuuto in camere lucide, & chiare, ornate delle piu pretiose, & care cose del mondo, & hauessero solamente inteso per fama, essere un primo Motore eterno, & uscissero poscia in questa serena, & candida luce, subito, ueggendo questo bello emisperio con l'ornam[e˜]to de'Cieli, giudicherebbero essere Dio, & queste essere opere sue. La onde, per ritornare al proposito, dalle cose dette si puo comprendere, come anche mi pare hauerui detto, che Dio dona sempre a ciascuno tanta ragione, che gli basta, (come non uuol dir'altro questa mia fauola) mediante la quale, si come sà, che il tutto è piu della parte, sà ancora, che il bene è bene, e'l male è male. Pero sia pur uno stato alleuato a caso, & sia pur nato di pessimi parenti, sotto cattiua inclinatione, che se sarà cattivo non haurà onde scusarsi: percioche egli non potrà dire d'esser stato alleuato come fu il perduto giouane, ne rinchiuso in camere ben ornate: ma si bene d'esser nato, & alleuato fra gli huomini, doue d'ogni tempo sono predicatori, & altri huomini caritativi, & pij, i quali a chiunque ancora, che sia stato male educato da parenti, insegnano Dio, & come si debbe abbracciare il bene, e fuggir il male, p amor di esso Dio, o per tema de le leggi: lequali furono solam[e˜]te ritroua te per deprimere, & leuar uia la imperfettione, la ignoranza, & la maluagità de gli huomini. Oltra di questo la complession de'generanti, non può in altro sforzarci, che nella parte sensitiua, che èsottoposta a gl'affetti, ma non già nella uolontà, laquale non è legata nello strumento corporeo, onde puo comandare all'appetito sensitiuo, e à tutte l'altre cose, che fussero alla ragionnimiche, e disubbidienti. Quamo ancora alla inclinatione, che diceste, non ha dubbio, che il mondo celeste gouerna questo mõdo inferiore co'l moto, e co'l lume: ma piu co'l lume che co'l moto: perche il moto non arriva a noi senon che ci porta il Sole, e pero si puo dire, quanto alla generatione, e corruttione, che tutti i corpi di quà giu sieno generati da'Cieli come da causa uniuersale, perche il Sole, e l'huomo generano l'huomo. I quai Cieli ci possano bene alterare cõ le lor mutationi humide, calde, fredde, & secche: ma non ci possano gia sforzare in cosa alcuna: perche l'anima nostra contiene il corpo, & è in cura di Dio, dal quale è stata creata senza i cieli. E benche alla uade mendicando i principij da'sensi, nondimeno ha sempre innata la virtù, che consiglia, cioè la ragione donatole da Dio. Et auenga che noi siamo (il che è oppinione de gli Astrologi) da Marte inclinati a homicidij, da Venere a dishonestà, e da altri pianeti ad altre cose si fatte: potiamo (volendo) resistere a questi colpi, e poscia di questa medesima inclinatione servirse as operar uirtuosamente. E ben uero questo, che i parenti sotto pericol di dannatione, deueno, ciascuno secondo le sue forze, con ottimi precetti alleuare i figliuoli, perche la buona educatione è una gran cosa come diceste: & a noi altresi s'aspetta far resistenza a primi moti cõ ogni forza, & diligenza, per auuezzar retto il costume, prima che si faccia habito al male, perche come gliè fatto l'habito, è quasi impossibile poterlo lasciare, come si legge in questi versi d'Ouidio.
A principij cattiui contraporsi
Dobbiam, che tardi s'apparecchia poi
La Medicina, quando il mal possanza
Ha preso troppa, per il lungo indugio.

THE END

---

BACK TO COVER PAGE
BACK TO INDEX
Comments/report typos to
Georges Dodds
and
William Hillman



BILL HILLMAN
Visit our thousands of other sites at:
BILL & SUE-ON HILLMAN ECLECTIC STUDIO
ERB Text, ERB Images and Tarzan® are ©Edgar Rice Burroughs, Inc.- All Rights Reserved.
All other Original Work ©1996-2007 by Bill Hillman and/or Contributing Authors/Owners
No part of this web site may be reproduced without permission from the respective owners.